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Carisma
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«Per mezzo di Maria ebbe inizio la salvezza del mondo, ancora per mezzo di Maria deve avere il suo compimento» (Trattato della vera devozione a Maria, n.49).
Il carisma dei Figli di Maria in ultima analisi può essere riassunto con il motto «Ad Iesum per Mariam». La spiritualità specifica trova la sua fonte ispiratrice in particolare negli insegnamenti di San Luigi Maria Grignion de Montfort e di San Massimiliano Maria Kolbe. I Figli di Maria professano il loro “Totus Tuus” per essere docili strumenti sotto la guida della Madre Celeste e mettersi così al servizio della Chiesa per la Nuova Evangelizzazione, generando ovunque frutti di vita eterna.
Accogliere Maria come madre
«Ecco tua madre» (Gv 19, 27).
«Come nella generazione naturale e fisica c'è un padre ed una madre, così nella generazione soprannaturale e spirituale c'è un padre che è Dio e una madre che è Maria. Tutti i veri figli di Dio e predestinati hanno Dio per padre e Maria per madre; e chi non ha Maria per madre non ha Dio per padre» (Trattato della vera devozione a Maria, n.30).
Il nostro essere Chiesa non si esaurisce nell’appartenenza a un’istituzione, una gerarchia o una struttura: nella Chiesa vive il mistero della maternità e dell’amore sponsale che rende possibile tale maternità (cf. Joseph Ratzinger - «Maria Chiesa nascente», Ed. San Paolo 1998, p.17).
Accogliere Maria come madre equivale a mettersi al centro di questo mistero d’amore. Solo così saremo inseriti nella pienezza del disegno del Padre, che ha voluto donarci suo Figlio per mezzo di Maria, la quale a sua volta continua a generarlo in coloro che la riconoscono madre. Maria ha ricevuto da Dio l’incarico di generare l’amore incarnato.
Generare Cristo per mezzo di Maria
«Dio Figlio vuole formarsi e, per così dire, incarnarsi ogni giorno nelle sue membra per mezzo della sua diletta madre» (Trattato della vera devozione a Maria, n.31).
«In principio era il Verbo» (Gv 1, 1). Dio non si è rivelato all’uomo limitandosi alla Parola ma bensì ha donato suo Figlio, incarnando il Verbo e facendosi uno di noi. «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14). Questo mistero del Verbo incarnato deve compiersi ancora oggi in ogni credente. La Parola deve incarnarsi, diventare vita feconda, fondersi con l’uomo. Tutto ciò può avvenire per mezzo di Maria che continua a generare Cristo nei suoi figli, i quali a loro volta per mezzo di Lei diventano fecondi. Per mezzo di Maria è stato generato il Capo e ancora per mezzo di Maria vengono generate le sue membra.
Generare la nuova Pentecoste per mezzo di Maria
«L’unione tra lo Spirito Santo e la Vergine Immacolata è così stretta che lo Spirito Santo, che ha compenetrato profondamente l’anima dell’Immacolata, non esercita alcun influsso nelle anime se non per mezzo di Lei» (San Massimiliano M. Kolbe).
«Quando lo Spirito Santo, suo sposo, trova Maria in un'anima, vola ed entra con pienezza in quest'anima, e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto essa fa alla sua Sposa. Uno dei grandi motivi per cui oggi lo Spirito Santo non opera meraviglie sorprendenti nelle anime, è perché non vi trova un'unione abbastanza salda con la sua Sposa fedele e indissolubile» (Trattato della vera devozione a Maria, n.36).
Come all’Annunciazione, quando lo Spirito Santo per mezzo di Maria e in Maria concepì Gesù, il Capo, così alla Pentecoste, per mezzo di Maria e in Maria lo Spirito ha concepito la Chiesa, le membra. Era infatti la Madre di Gesù che presiedeva la preghiera nel cenacolo di Pentecoste e invocava l’intervento del suo Sposo per dare alla luce la Chiesa di Cristo.
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