DOMINUS EST
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La distribuzione della Comunione nei primi secoli
S.E. Mons. Athanasius Schneider


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Nella Chiesa molti sostengono che nei primi secoli della cristianità la Comunione veniva distribuita sulla mano, così come avviene oggi, e dunque questa sarebbe la modalità più corretta...
Ma è davvero così? Riportiamo alcuni paragrafi tratti da un testo di recente pubblicazione, «Dominus Est», scritto da S.E. Mons. Athanasius Schneider, i quali ci aiuteranno a fare verità su come la Comunione venisse effettivamente distribuita nei primi secoli.
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Nella Chiesa antica gli uomini prima di ricevere il pane consacrato dovevano lavarsi il palmo della mano. Inoltre il fedele s'inclinava profondamente ricevendo il Corpo del Signore con la bocca direttamente dal palmo della mano destra e non della mano sinistra. Il palmo della mano serviva per così dire come patena o corporale.

Così si legge in un sermone di San Cesario di Arles (470-542):

«Tutti gli uomini che desiderano comunicarsi, devono lavare le proprie mani. E tutte le donne devono portare un lino, sul quale ricevono il Corpo di Cristo».

Di solito il palmo della mano veniva purificato, ossia lavato, anche dopo la ricezione del pane eucaristico, come è finora norma nella Comunione del clero nel rito bizantino.

Nei vecchi canoni della Chiesa caldea, persino al sacerdote celebrante era vietato di mettere il pane eucaristico nella propria bocca con le dita. Invece doveva prendere il Corpo del Signore dal palmo della sua mano e, con questo, portarlo direttamente alla bocca; come motivo era indicato che si trattava non di cibo comune, ma di cibo celeste.

Nel rito caldeo e siro-malabarese c'è un particolare che esprime il profondo rispetto nel trattare il pane consacrato: prima che il sacerdote nella liturgia eucaristica tocchi con le sue dita il Corpo del Signore gli vengono incensate le mani.

Il cardinale Joseph Ratzinger fece la seguente osservazione: il fatto che il sacerdote prenda lui stesso il Corpo del Signore non soltanto lo distingue dal laico, ma lo deve spingere ad essere consapevole di trovarsi davanti al mysterium tremendum e di agire in persona di Cristo.

 
^ inizio pagina «Dominus Est» - Libreria Editrice Vaticana






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